Kingsport Festival: Il Gioco di Carte è, come ci suggerisce il titolo, un gioco di carte di Gianluca Santopietro, per 3-5 giocatori e della durata di 45 min distribuito da Giochi Uniti. Il gioco è ambientato nel mondo descritto nei libri di H.P. Lovecraft… vi dice niente Cthulhu?
I Componenti
L’idea di utilizzare dei dadi per il contaturni e per il contatore della Sanità Mentale ci è piaciuta ed evita di avere tanti segnalini di fronte a noi. Le carte, a parte quelle investigatore, non necessitano di essere mischiate perché, come vedremo più avanti, devono essere posizionate scoperte in pile dello stesso tipo, quindi non sono necessarie le bustine protettive. Per quanto riguarda le carte Investigatore basta fare un pò di attenzione a come si mescolano, visto il numero contenuto.
Ecco la lista dei componenti:
- Regolamento di gioco
- 66 carte Divinità
- 14 carte Investigatore
- 1 contaturni bianco Tempo
- 5 contatori rosa Sanità Mentale
- 5 dadi grigi Dominio
Il Gioco
Kingsport Festival: Il Gioco di Carte è un deck building con la componente di push your luck legata alla gestione dei dadi. I giocatori interpretano il ruolo di cultisti che hanno lo scopo di invocare le Divinità del Male a partire da quelle meno temibili fino ad arrivare a Azathoth!
Il setup iniziale consiste in:
- posizionare le carte Divinità come riportato nello schema del manuale (impilando le carte della stessa Divinità, a faccia in su, in ordine crescente di crescente di forza e quindi di costo);
- scegliere una carta Investigatore a caso tra le 14 disponibili;
- ogni giocatore riceve un contatore rosa Sanità Mentale (con valore iniziale 10);
- il primo giocatore riceve il contaturni bianco (che mostrerà il simbolo Orologio che sta ad indicare il turno iniziale).
I turni si suddividono in 3 fasi che ogni giocatore, a partire dal primo e continuando in senso orario, deve svolgere. A queste si aggiunge una quarta, Incursione, in alcuni turni, secondo quanto indicato dalla carta Investigatore.
- Propagazione: il giocatore di turno riceve 1 dado grigio Dominio che lancia per ottenere un Dominio (risorsa) e giocare una o più carte dalla propria mano, pagandone l’eventuale costo in Sanità Mentale, per ottenere altri dadi risorsa o per modificare il risultato dei dadi già lanciati
- Invocazione: il giocatore di turno può spendere i Domini (risorse) ottenuti nella fase precedente per invocare 1 Divinità che aggiungerà alla propria mano
- Incursione: se il turno in corso è riportato sulla carta Investigatore (ne sono indicati 3 su ogni carta), si deve risolvere l’Incursione che consiste nel giocare carte dalla propria mano per aumentare la Forza e sconfiggere l’Investigatore per guadagnare punti Sanità Mentale
- Fine del turno: il giocatore di turno riprende tutte le carte giocate in mano e passa il turno al giocatore successivo
Quando tutti i giocatori hanno completato il proprio turno, il contaturni passa al giocatore alla sinistra e colui che lo ha passato riceve una ricompensa di 1 Sanità Mentale. Il gioco termina alla fine del 9 round oppure alla fine del round nel quale un giocatore riesca ad invocare Azathoth.
Per determinare il vincitore si contano i punti Culto di tutte le carte Divinità che ogni giocatore possiede e chi ne ha accumulati di più viene proclamato il vincitore.
Considerazioni
Il gioco è veloce sia nella spiegazione, sia nello svolgimento della partita (che si mantiene nel tempo indicato sulla scatola di 30-45min), quindi è adatto per coprire qualche “buco” di una serata ludica. La prima partita serve, oltre che per imparare le dinamiche di gioco, per scoprire quali sono gli effetti delle divinità invocabili.
La partita, all’inizio, è un po’ lenta poiché si parte senza carte da giocare e con una sola risorsa, ma con il passare dei turni riusciremo ad innescare delle combo di effetti che ci daranno sempre maggiori risorse per poter puntare ad invocare le Divinità più potenti.
Il deck building si integra bene con la gestione dei dadi, permettendo di “aggiustare” il risultato dei tiri grazie alle carte precedentemente acquisite.
Una piccola pecca che abbiamo riscontrato è che, nonostante la componente di casualità data dalla scelta della carta Investigatore e dal lancio dei dadi, la longevità del gioco non è elevata. L’andamento delle partite è dettato molto dal lancio dei dadi, soprattutto nei primi turni, poi con il passare dei turni è possibile controllare maggiormente e cercare di ottenere il massimo soprattutto dalle carte acquisite.
Segnaliamo che la grafica utilizzata è ben curata, a partire dalla scatola del gioco (anche se forse un po’ tropo grande rispetto al contenuto) fino ad arrivare alle illustrazioni riportate sulle carte. La simbologia utilizzata è molto chiara ed aiuta nella comprensione delle già semplici regole.
Se state cercando un filler da aggiungere alla vostra collezione e vi piacciono i deck building allora Kingsport Festival: Il Gioco di Carte fa al caso vostro. Se, poi, siete degli appassionati di Lovecraft… beh mi sa che non dobbiamo dirvi niente, perché la scimmia già vi starà dando il tormento 😀
Svik
SCHEDA GIOCO | ||||||||||||||||||||||||
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Fonte dati BoardGameGeek |
Per informazioni ed anteprime su altri giochi, vi consigliamo di andare alle sezioni dedicate alle NanoRecensioni e NanoAnteprime.
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