[NanoIntervista] Due chiacchiere con Horrible Games

Horrible Games

Oggi continuiamo la nostra serie di interviste per conoscere meglio le realtà editoriali italiane. Da qualche anno si è affacciata sul panorama ludico una nuova promettente casa editrice, la Horrible Games, nata dall’intuizione di Lorenzo Silva. Nell’ultimo anno ha pubblicato Pozioni Esplosive, il quale ha raccolto un grandissimo successo.

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Ciao Lorenzo, per prima cosa ti facciamo i complimenti per la bella realtà (in verità dovremmo dire la realtà Horrible) che avete creato.

Grazie, i complimenti sono sempre bene accetti, specie quando seguono al duro lavoro!

Per il vostro settore è molto importante riuscire a crearsi un’immagine che riesca ad essere accattivante e rimanere facilmente impressa nelle persone. Da dove nasce il nome e il logo della Horrible Games?

Le origini del nome sono quanto di più lontano dai giochi uno possa immaginare. L’idea nasce in realtà da un vecchio progetto di gioventù. Con alcuni amici si era parlato (più per scherzo che per altro) di lanciare un giorno una linea di abbigliamento per snowboarder. Sì, lo so… ma a nostra parziale discolpa eravamo giovani, stupidi e spensierati! La linea avrebbe dovuto chiamarsi “Horrible Clothing” e avere un suo particolare stile, originale e irriverente. Poco sorprendentemente, la cosa non è mai andata oltre le semplici fantasticherie. Quando però ho deciso di lasciare Cranio Creations, che avevo contribuito a creare, e di provare a lanciarmi in un’impresa solitaria, il nome “Horrible Games” è quasi subito riaffiorato dai più oscuri recessi della mia memoria di adolescente scavezzacollo! Se aggiungiamo a questo la mia passione per le opere di Lovecraft e tutto l’universo dei Miti di Cthulhu, credo la spiegazione di nome e logo diventi piuttosto ovvia.

Quale è il motto o la frase che meglio descrive la Horrible Games?

Sorprendere e divertire, con stile.

Scaffale giochi ufficio Horrible Games
La Horrible Games è una società giovane che però sta crescendo molto velocemente. Quando è nata l’idea di intraprendere questa avventura e quale è l’obiettivo che vi siete prefissati quando avete pensato di fondare la vostra realtà? 

In realtà tutto è partito quando con Lorenzo Tucci Sorrentino fondammo Cranio Creations. L’avventura è partita lì. Con Horrible è solo iniziata una nuova pagina di quell’avventura, nata dall’esigenza di provare nuove direzioni editoriali e concentrarsi su quegli aspetti del lavoro di editore e creatore di giochi che trovo a me più congeniali. Con Horrible l’obiettivo è stato fin da subito quello di dedicarsi solo ed esclusivamente alla creazione, sviluppo e produzione di giochi, da affidare in seguito ai vari distributori con cui negli anni abbiamo creato partnership di affari. Fare sia l’editore che il distributore è un lavoraccio!

Negli ultimi anni il mondo dei Giochi da tavolo si sta espandendo sempre più grazie ad un crescente numero di giocatori e case editrici. Dalla tua esperienza professionale, come è cambiato il panorama ludico italiano negli ultimi anni? 

Come dite, c’è una notevole espansione del nostro settore, sia per quanto riguarda il numero di giocatori, che in termini di offerta (di giochi, e di realizzatori di giochi). Questo è sia un bene che un male. Indica che il settore è in buona salute, ma anche che in questi anni, con molti più giochi con cui competere, è diventato sempre più difficile farsi notare ed emergere tra la massa. C’è stato anche un grande aumento, in percentuale, dei titoli di taglio più “light”, rivolti a famiglie e/o neofiti del gioco da tavolo. Categoria a cui appartengono molti dei nostri titoli, tra l’altro.

Horrible Games è specializzata nella creazione di giochi originali. Quali sono le difficoltà che si devono affrontare per arrivare al prodotto finale? Inoltre, prevedete nel vostro futuro di proporre l’edizione italiana di qualche titolo straniero?

Creare un gioco è un’impresa piena di sfide. Fin dalla parte più importante: trovare l’idea giusta! Ho un cassetto (o più che altro, una cartella nel mio computer) piena di idee per nuovi giochi, in stato più o meno avanzato, che sono state temporaneamente (o definitivamente) accantonate. Non si butta via mai niente, perché a volte anche a distanza di anni una vecchia idea può improvvisamente maturare e concretizzarsi in un gioco vero e proprio, ma abortire progetti anche in stato molto avanzato purtroppo è una cosa che può capitare con molta più frequenza di quanto si potrebbe sperare. Piuttosto che pubblicare un gioco che io in prima persona penso sia solo “ok”, ma che non mi esalta, preferisco accantonare l’idea per trovarne una migliore. Per entusiasmare la gente bisogna essere entusiasti a propria volta! 

Quando si ha in mano un gioco “finito”, da un punto di vista di design, subentra tutta una nuova serie di sfide: decidere quali componenti utilizzare, scegliere i materiali, trovare i produttori migliori con cui avviare partnership stabili (il che garantisce uniformità nella qualità dei propri prodotti), illustrazioni, grafica, editing… potrei andare avanti a lungo ma sarebbe molto noioso. Produrre giochi non è sempre lo spasso che dall’esterno potreste immaginare!

Per quanto riguarda il futuro, stiamo iniziando a pubblicare giochi inediti di autori esterni al nostro team: il primo esempio di questo è il nostro prossimo gioco, Raise Your Goblets, di Tim Page. Raise Your Goblets è anche il primo gioco in cui utilizzeremo componenti di plastica (conterrà sei calici argentati e un sacco di gocce di vino/antidoto/veleno in plastica trasparente); per certi versi abbiamo dovuto ricominciare da zero perché non avevamo mai lavorato con la plastica prima, ma ora che abbiamo trovato un partner affidabile anche per questo tipo di componenti, credo continueremo a usarli anche in futuro laddove un progetto lo richieda. Qualcuno ha detto “miniature”? 🙂 

Raise your goblets
Per quanto riguarda la localizzazione di giochi esteri, no, non è nei nostri piani. Horrible Games è un editore puro, per ora il piano è di pubblicare solo giochi inediti.

Dalla qualità delle vostre pubblicazioni traspare la passione che ci mettete nel vostro lavoro. Quale è il tuo rapporto con i giochi al di là del tuo lavoro?

Prima di essere autore ed editore di giochi, sono stato un giocatore a mia volta! Fin da bambino sono stato un grande fan di Talisman, poi mi sono staccato dai giochi da tavolo per diversi anni. Ai tempi dell’università ho iniziato a lavorare come commesso per un piccolo negozio di giochi in centro a Milano, e l’amore è risbocciato. Twilight Imperium, Warrior Knights, Principi di Firenze… da lì non ho più smesso (anche per esigenze lavorative ovviamente, bisogna tenersi aggiornati sulle nuove uscite per tastare il polso del mercato). Con il nostro gruppo di amici/tester ci troviamo più o meno una volta a settimana per giocare solo per il gusto di farlo, oltre che per testare i nostri prototipi ovviamente.

Quale è il gioco al quale sei più legato e perché?

Non so scegliere tra i miei figli, voglio bene a tutti! Dovessi proprio fare una selezione, direi Horse Fever, perché è il primo. Dungeon Fighter, perché ha segnato la svolta, il momento in cui le cose hanno cominciato ad andare davvero bene. E Co­Mix, perché è stato il primo progetto “solitario”.

Nel panorama ludico italiano e internazionale ci sono tanti Game Designer di valore. Con quale di questi vorresti collaborare sul vostro prossimo lavoro?

In verità, per uno dei nostri prossimi progetti, Alone, il nostro primo dungeon crawler, sto già collaborando con Andrea Crespi, già autore di 1969 e Apollo XIII, e co­autore con me e Stefano Castelli di Potion Explosion. Ho spesso lavorato in tandem, tutto quel che serve è l’idea giusta che appassioni tutte le menti coinvolte. Ho un ottimo rapporto con molti autori italiani, ci conosciamo bene e c’è un ottimo clima di stima, collaborazione e supporto. Daniele Tascini, Simone Luciani, Walter Obert, Carlo Emanuele Lanzavecchia, Paolo Mori, Andrea Chiarvesio, Gabriele Mari, Christian Zoli, Luca Bellini, Luca Borsa, Spartaco Albertarelli, Martino Chiacchiera, Guido Albini… ommioddio sono tantissimi e ne sto lasciando fuori un sacco!!! Sono tutte persone con cui mi piacerebbe collaborare, per non parlare poi di tutto quel folto gruppo di autori “non ancora pubblicati”che frequentano eventi come IdeaG, tra i quali ci sono delle menti molto brillanti! Devo dire che ho molta fiducia nel panorama ludico italiano, e nei prossimi anni sono sicuro che otterremo sempre più risultati a livello internazionale.

Guardandoti attorno, invece, quale è il tuo gioco non Horrible Games preferito?

Al momento con il mio gruppo di amici siamo in fissa per Cyclades… ormai si è creato un livello di competizione per cui una vittoria permette di bullarsi per almeno un mese. Questo però non significa che sia il mio gioco preferito in assoluto… è impossibile limitarmi a un titolo. Ne sparerò a raffica alcuni, in ordine del tutto casuale: Intrigue, Diplomacy, Smallworld, Le case della follia, Lift It!,, Abyss, I viaggi di Marco Polo, Last Night on Earth, Pandemic Legacy, Ticket to Ride, El Grande, Dixit, Shadows Over Camelot, Agricola, Blood Bowl, Blood Rage, Splendor, Memoir 44, For Sale, Love Letter, Britannia, Lettere da Whitechapel… potrei andare avanti a lungo, e sicuramente ho già scordato qualcosa.

Spesso il successo di un gioco è difficile da prevedere perché i gusti dei giocatori sono di difficile interpretazione e cambiano molto velocemente. Quale è stato il gioco che a vostro parere aveva le potenzialità da best seller ed invece non ha avuto una risposta adeguata dal mercato?

Non parlerei di “risposta non adeguata”, perché comunque le vendite sono state buone, ma probabilmente direi Co-­Mix. Ha sempre ottenuto ottimi riscontri tra la critica, oltre che di vendite, ma purtroppo è un tipo di gioco la cui godibilità è fortemente dipendente dal tipo di giocatori che siedono al tavolo: col giusto gruppo, è una delle esperienze più divertenti e stimolanti che vi possano capitare. Ma nonostante tutti i miei sforzi per renderlo appetibile anche a chi è meno incline alla creazione di storie, o a chi non ha le doti necessarie ad accattivare gli ascoltatori mentre racconta, per certe persone è un’esperienza davvero difficile, col risultato che il gioco diventa faticoso invece che divertente. Il che lo rende un ottimo titolo, ma di nicchia.

Già dalla sua presentazione ad Essen e a Lucca Comics, era chiaro che Pozioni Esplosive avrebbe riscosso un grandissimo successo e, secondo il nostro parere, avrebbe meritato la nomination allo Spiel des Jahres. Cosa ci puoi dire di questo successo?

Che mi rende molto orgoglioso! Sinceramente, una piccola speranza di apparire almeno nella lista delle raccomandazioni dello Spiel des Jahres ce l’avevamo (e non eravamo i soli, a quanto ci riferiscono). Potion Explosion è un gioco che ha quel fattore “wow” che cerchiamo sempre di imprimere ai nostri giochi, questo è stato chiaro quasi da subito durante lo sviluppo. Abbiamo raccolto pareri per lo più entusiasti già durante i playtest con i primi prototipi orrendi, quando il dispenser di biglie ancora non esisteva e riempivamo a mano quei quattro scivoli assemblati con cartone, colla e tanto amore. All’uscita sul mercato, per fortuna, i risultati hanno rispettato, se non ecceduto, le nostre aspettative.

Il mercato Americano è sicuramente molto importante per una casa editrice che vuole crescere ed ampliare le proprie prospettive. Quali sono i progetti della Horrible Games per il mercato oltreoceano? Quale sarà il gioco il vostro gioco di punta e quale marchio sarà sulla scatola per la distribuzione?

Potion Explosion uscirà presto negli Stati Uniti, distribuito da Cool Mini or Not! Siamo molto felici di questa partnership. A dire il vero però, i nostri giochi sono già arrivati oltreoceano. Dungeon Fighter e Steam Park sono distribuiti da qualche anno da Iello, mentre Co­Mix è distribuito da Ares (ed è anche candidato tra i migliori giochi per famiglie agli Origins Awards, i cui risultati finali dovrebbero arrivare proprio in questi giorni. Noi teniamo le dita incrociate, ma la competizione è agguerritissima! Inoltre quasi tutti i nostri titoli hanno edizioni Cinesi, Coreane, Giapponesi e Brasiliane. La conquista del mondo procede secondo i piani! ;­)

Generalmente Essen e Lucca sono le fiere alle quali vengono presentate la maggior parte delle novità. Cosa bolle nel pentolone di Horrible Games?

Potion Explosion - The Fifth IngredientBeh, come già dicevo, la nostra nuova uscita per Essen è Raise Your Goblets, un party game per 2­-12 giocatori in cui dovrete cercare di avvelenare il calice di uno degli altri invitati a questo grandioso banchetto in onore del re… consci del fatto che qualcun altro al tavolo sta cercando di fare lo stesso con voi! Inoltre, siamo nelle ultime fasi di sviluppo e/o in pre-produzione anche con due espansioni: una è The Fifth Ingredient, la prima espansione di Potion Explosion sviluppata sempre assieme ad Andrea Crespi e Stefano Castelli. Oltre all’ovvia aggiunta di nuove pozioni, abbiamo introdotto alcune nuove meccaniche: le biglie jolly, e i Professori. La prima è abbastanza autoesplicativa, credo. Le biglie jolly creano nuove dinamiche di gioco molto interessanti… ed esplosioni di proporzioni gargantuesche, ovviamente! I Professori invece vanno a rimescolare un po’ le carte in tavola, creando anche in questo caso situazioni molto interessanti. Ne viene scelto uno a caso all’inizio di ogni partita, e una qualche regola del gioco viene modificata, per tutti i giocatori, per tutto il corso della partita. Uno dei Professori ad esempio vi punisce (cioè, vi fa ottenere dei nuovi segnalini malus chiamati “Sgridata”) se fate cadere le biglie sul tavolo mentre le maneggiate. Un altro vi obbliga a riempire i buchi delle vostre pozioni dal basso verso l’alto. Alcuni invece sono meno severi, e vi premiano se fate esplosioni particolarmente grandi, o se avete il magazzino pieno, eccetera.

Steam Park Play DirtyL’altra espansione è per Steam Park; l’ho sviluppata assieme a Federico Latini ed è chiamata “Play Dirty”. Aggiungerà la possibilità di giocare in 5 al gioco base (una cosa richiesta a gran voce fin dall’uscita di Steam Park), oltre a introdurre anche in questo caso tutta una serie di nuove meccaniche. È un’espansione modulare, quindi potrete decidere di giocare con solo una, con alcune o con tutte le nuove regole contenute, a vostro piacimento. Nuove giostre, nuovi baracchini, nuovi visitatori, nuovi dadi neri, chiamati “dadi Spionaggio”, con cui potrete “copiare” le azioni dei vostri avversari e avere azioni extra… c’è un sacco di carne al fuoco. Abbiamo forse anche un’altra piccola sorpresa nel taschino, sempre per Steam Park, ma preferiamo annunciarla quando saremo più sicuri se riusciremo a rilasciarla in tempo per Essen oppure no.

E per il 2017 che cosa avete in programma?

Ah, il futuro è molto fluido! Abbiamo un sacco di progetti in ballo, ma la scelta di quali saranno i prescelti per l’uscita nel 2017 e quali slitteranno più avanti è un processo ancora tutto in divenire. Abbiamo il già citato Alone; una specie di espansione­ standalone per Co-­Mix a tema manga; un gioco di carte rapido e divertente a tema Zombie sviluppato da Guido Albini; un altro gioco sviluppato da me chiamato The Map; una nuova espansione per Dungeon Fighter con meccaniche del tutto nuove… qualcosa di tutto questo uscirà sicuramente nel 2017, ma preferiamo non annunciare date specifiche per il momento, ci sono ancora troppe variabili in gioco.

Per chiudere… se fossi un Nano, che nano ti piacerebbe essere?

Molti dei miei amici vi direbbero che io sono già un nano, ma non dategli retta. La mia altezza è del tutto nella media.
No, davvero.
Non c’è bisogno che tiriate fuori il metro.
“Scendi dallo scalino”?
Quale scalino?
Ah questo?
Non l’avevo notato… ehm, scusate.

Da grande appassionato di Tolkien, non posso che rispondere Gimli. Anche se ripensando ad alcune delle “attività preferite” di Tyrion, dalle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, qualche dubbio forse mi verrebbe…

Lorenzo ti ringraziamo nuovamente per la tua disponibilità e ti facciamo i complimenti per l’ottimo lavoro svolto fino a questo momento!

In bocca al lupo per i progetti futuri e … speriamo arrivi presto l’espansione di Pozioni Esplosive

Svik

Vi rimando agli articoli dedicati a Pozioni Esplosive ed Co-Mix

Per informazioni ed anteprime su altri giochi, vi consigliamo di andare alle sezioni dedicate alle NanoRecensioni e NanoAnteprime.

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2 Responses to [NanoIntervista] Due chiacchiere con Horrible Games

  1. […] [NanoIntervista] Due chiacchiere con Horrible Games […]

     
  2. […] Segnaliamo, inoltre, che a breve sarà presentata la prima espansione del gioco: Pozioni Esplosive: Il quinto ingrediente. Per maggiori informazioni clicca qui. […]

     

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