[NanoRecensione] Coloni Imperiali

Coloni provenienti da quattro grandi civiltà hanno scoperto terre con nuove risorse e opportunità. Romani, Barbari, Egizi e Giapponesi stanno raggiungendo le nuove terre per espandere i confini dei loro imperi…
Questo è l’incipit di Coloni Imperiali, un gioco di civilizzazione, di Ignacy Trzewiczek, per 1-4 giocatori, della durata media di 45-90 minuti, edito dalla Portal Games, ed in Italia grazie a Pendragon Game Studio e Asterion Press.

 

 

 

Componenti e Setup

Nella scatola, decisamente sovradimensionata rispetto al materiale contenuto, troviamo:

  • 220 carte (63 x 88 mm) tra cui:
    • 84 carte Comuni
    • 30 carte Romane
    • 30 carte Egizie
    • 30 carte Barbare
    • 30 carte Giapponesi
    • 16 carte di Attacco
  • 4 Schede Fazione
  • 1 tabella dei punti
  • 4 segnalini fazione
  • 1 segnalino del turno di gioco
  • 1 segnalino primo giocatore
  • 24 gettoni oro
  • 18 gettoni razzia
  • 10 gettoni difesa
  • 6 gettoni moltiplicatori
  • 4 gettoni Egizi speciali
  • 126 segnalini in legno tra cui
    • 30 oro
    • 30 pietra
    • 30 legno
    • 36 lavoratori
  • il regolamento

 

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Per prima cosa si posiziona il tabellone dei punti sul tavolo con il segnalino dei turni sullo spazio “I” e si mescolano le Carte Comuni. Ciascun giocatore sceglie poi una delle 4 fazioni e prende le corrispondenti Carte Fazioni, Scheda Fazione e Segnalino Fazione.

I giocatori piazzano le loro Schede Fazione di fronte a loro, mischiano le Carte Fazione e posizionano il mazzo coperto in prossimità della scheda stessa, e infine piazzano il segnalino Fazione sulla casella “0” del segnapunti.
Tutte le risorse, i lavoratori e i gettoni supplementari vengono messi a portata di mano, creando una riserva generale. Si seleziona in modo casuale il primo giocatore, che riceve il segnalino corrispondente. Poi ogni giocatore, a cominciare dal primo giocatore, pesca 2 carte dal Mazzo Comune e 2 carte dal proprio Mazzo Fazione. Queste quattro carte costituiranno la mano iniziale del giocatore.
La sfida delle civiltà può cominciare!

 

Gioco

Il gioco è composto da 5 turni, ciascuno suddiviso nelle seguenti fasi:

  • Esplorazione: ogni giocatore acquisisce 3 nuove carte, di cui 1 Carta Fazione e 2 Carte Comuni
  • Produzione: i giocatori ricevono le Risorse, i Lavoratori, i Gettoni Razzia, e tutto ciò che viene prodotto dalla loro Fazione, sulla scheda Fazione, sui Contratti e sui Luoghi di Produzione precedentemente costruiti
  • Azioni: la fase principale del turno in cui i giocatori usano le loro carte, le Risorse, i Lavoratori, ecc. per effettuare azioni al fine di espandere il proprio Impero e ottenere Punti Vittoria
  • Pulizia: i giocatori scartano tutte le Risorse, i Lavoratori, i Gettoni d’Oro, oltre a tutti i gettoni utilizzati ed inutilizzati.
Approfondiamo solo la fase delle Azioni, lasciando il resto al manuale di gioco, ben illustrato e con chiari esempi.

In questa fase, a partire dal primo giocatore e proseguendo in senso orario, ogni giocatore esegue un’azione alla volta, tra le 5 disponibili, oppure passa e non può effettuare più azioni nel turno corrente. Le azioni disponibili sono:

  1. Costruire un luogo: pagando il costo di costruzione raffigurato in alto a sinistra sulla carta con i Beni provenienti della sua scorta personale, il giocatore posiziona la carta nel suo Impero a seconda se sia un Luogo di Produzione, un Luogo Speciale o un Luogo Azione. I primi danno al giocatore specifici Beni (Risorse, Lavoratori, carte, gettoni, PV), indicati sulla carta, non appena il Luogo viene costruito e durante ogni Fase di Produzione dei turni successivi. I Luoghi Speciali hanno abilità diverse descritte sulla carta stessa ed attive durante l’intero turno del possessore. Infine i Luoghi Azione permettono di utilizzare delle abilità piazzando un Lavoratore, o altre Risorse, sulla carta stessa.
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  2. Fare un Contratto: scegliendo una Carta Fazione dalla propria mano e scartando 1 Cibo, il giocatore posiziona la carta sotto la parte superiore della propria Scheda Fazione in modo tale che solo il campo Contratto della carta sia visibile. Ottiene il Bene che il Contratto fornisce immediatamente e durante ogni Fase di Produzione dei turni successivi.
  3. Fare una Razzia: l’azione permette al giocatore di Razziare una Carta Comune dalla propria mano o un Luogo Comune di un avversario per guadagnare immediatamente alcuni Beni. Nel primo caso, scartando 1 Gettone Razzia, il giocatore prende i Beni raffigurati nel campo Razzia della carta e poi la scarta. Nel caso di un luogo comune avversario occorrono 2 Gettoni Razzia per prendere i Beni raffigurati nel campo Razzia della carta e trasformarla in una Fondazione. Ciò comporta che il giocatore razziato ottenga subito 1 Legno e possa poi utilizzare la Fondazione per costruire un Luogo Fazione che abbia come costo un altro edificio.
  4. Attivare un luogo azione: il giocatore sceglie il Luogo Azione del proprio Impero, ed effettua quindi l’Azione indicata pagando i Beni richiesti.
  5. Spendere 2 lavoratori per ottenere 1 Risorsa o 1 carta da un mazzo (Fazione o Comune)
Non vi è alcun limite al numero, tipo o ordine delle azioni che un giocatore può compiere durante la Fase delle Azioni, che si conclude quando tutti i giocatori hanno passato.
Il gioco dura 5 turni, al termine dei quali ogni giocatore calcola il proprio punteggio finale, che viene dato da:
  • I Punti Vittoria accumulati durante il gioco
  • 1 PV per ogni Luogo Comune presente nel proprio impero
  • 2 PV per ogni Luogo Fazione presente nel proprio impero

Fanno eccezione alcuni Luoghi della fazione Giapponese che danno PV aggiuntivi. Ovviamente chi avrà più punti vittoria sarà il vincitore!

 

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Considerazioni

Il primo impatto col gioco è molto positivo grazie ad una grafica colorata, accattivante e immersiva. Le illustrazioni, diverse per ogni tipo di carta, sono davvero spettacolari e l’iconografia è chiara e funzionale, anche se c’è da segnalare che alcune icone e scritte risultano piccole ad una rapida occhiata. Le descrizioni delle carte così come il regolamento sono stati ben tradotti da Pendragon Game Studio, con chiari esempi che illustrano le meccaniche di gioco. Queste risultano comunque abbastanza intuitive e già dalla prima partita, man mano che i turni avanzano, la confidenza col gioco aumenta e iniziano ad arrivare le prime soddisfazioni. I giocatori esperti riusciranno presto a costruire un motore che ogni turno genera interessanti combinazioni di risorse e punti.

Il gran numero di Carte Comuni e Carte Fazione rende la rigiocabilità e la longevità molto elevata. Considerando inoltre che sono già uscite l’espansione “Perché non possiamo essere amici?” che introduce nuove modalità di produzione Beni, nonché carte per rubare luoghi nemici e costruire grosse mura per isolarli, e l’espansione con la nuova Fazione Atlantidei. Inoltre sono in arrivo quest’anno altre due espansioni, sarà quindi impossibile stancarsi presto del gioco.

L’alea, presente in ogni gioco in cui c’è la pesca delle carte, non è fastidiosa grazie all’assenza di combinazioni troppo potenti rispetto ad altre, lasciando ampio spazio alla strategia e alla pianificazione, considerando l’interessante “twist” di dover scartare tutte le risorse inutilizzate alla fine del turno.

A differenza di alcuni giudizi che avevamo ascoltato, l’interazione si fa sentire, non essendo solo indiretta nella scelta delle carte ad inizio turno, ma anche diretta con le Razzie a danno degli avversari, magari per infastidirlo e bloccargli una mossa interessante.

Il gioco scala bene in base al numero di giocatori: in 2-3 giocatori la partita scorre veloce, mentre in 4 si deve solo considerare un leggero aumento dei tempi morti, soprattutto nei turni finali, in cui il ventaglio delle scelte diventa più ampio e anche una difficoltà a tenere sott’occhio le carte di tutti gli avversari. Inoltre la modalità in solitario può dare buone soddisfazioni a chi ne è amante.

La durata rientra nei 45-90 minuti dichiarati, a seconda del numero di giocatori, e capita spesso di finire la partita con la voglia di avere un altro turno per completare quell’interessante strategia che si era costruita…

 

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Il Giudizio del NANO:

Coloni Imperiali rappresenta una piacevole sorpresa, un gioco di carte ben fatto, scorrevole per le sue meccaniche semplici ma non banali, accattivante per il suo comparto grafico e con un’ottima opera di traduzione dei ragazzi di Pendragon.

Consigliato a chi gradisce un livello di sfida abbastanza alto e una discreta interazione con gli altri giocatori, e a chi vuole che anche l’occhio abbia la sua parte!

 

In tre parole: Scorrevole, Accattivante, Imperiale.

 

 

Si ringrazia Pendragon Game Studio per averci messo a disposizione la copia di valutazione del gioco.

 

Per informazioni ed anteprime su altri giochi, vi consigliamo di andare alle sezioni dedicate alle NanoRecensioni e NanoAnteprime.

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SCHEDA GIOCO
Coloni Imperiali
Pubblicato nel:2014
Num. giocatori:1-4
Durata:90
Età:10+
Editore:Portal Games
Autori:Ignacy Trzewiczek
Board Game Rank:348
Strategy Game Rank:272
Fonte dati BoardGameGeek
 

2 Responses to [NanoRecensione] Coloni Imperiali

  1. […] cosa vi attende in fiera, non fatev i  sfuggire le recensioni di: Hexemonia, Coloni Imperiali e Stay […]

     

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