[NanoRecensione] Hexemonia

Tra leggenda e mito, Fabio Attoli e Pendragon Game Studio ci portano nell’affascinante realtà delle città-stato dell’Antica Grecia.

Con una sapiente gestione di risorse economiche e militari, questa produzione tutta italiana ci consente di seguire lo sviluppo della nostra polis cercando di ottenere l’egemonia sulle altre città-stato.

Da 2 a 4 giocatori, in Hexemonia l’obiettivo è quello di far crescere e prosperare la propria città, accumulando ricchezze, anche a discapito dei territori limitrofi, senza disdegnare qualche favore divino.

IL POTERE DELLE CITTA’-STATO

La componentistica presente nella scatola si presenta ben curata e tematizzata.

Hexemonia-3Le 51 tessere esagonali, che andranno a comporre gli elementi della nostra città-stato, sono realizzate con un cartoncino molto solido e si suddividono in: Fortificazione, Polis, Chora e Mito, rappresentando in maniera chiara, e graficamente molto appagante, i vari terreni. A questi si aggiungono altri 5 esagoni che rappresentano l’Acropoli delle 5 principali città-stato dell’antica Grecia : Sparta, Atene, Olimpia, Delo e Delfi.

Vanno a completare l’assortimento dei materiali: 140 cubetti risorse di 3 colori differenti (giallo per rappresentare l’Oro; bianco per rappresentare i Cittadini; rosso per gli Opliti), 6 segnalini Mito e la pedina del Filosofo.

LE LEGGI DELLA POLIS

Come già accennato, lo scopo del gioco è far espandere il più possibile la propria città-stato accumulando il maggior numero di risorse, che ovviamente a fine partita si tramuteranno in punti vittoria. Dopo aver assegnato ad ogni giocatore un’Acropoli ed una manciata di risorse iniziali, si posizionano al centro del tavolo tutti gli altri esagoni, di cui 4 scoperti, che andranno a comporre la riserva comune cui potranno attingere i partecipanti.

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Il turno di gioco si svolge seguendo 4 semplici passi.

Prima di tutto il giocatore deve prendere dalla riserva comune 2 esagoni oppure 1 esagono ed 1 risorsa a sua scelta.

Fatto ciò, può giocare 1 0 più esagoni dalla sua mano, limitatamente alle risorse a sua disposizione. Infatti, ogni esagono ha rappresentato un certo assortimento di risorse, che dovranno essere piazzate sulla tessera al momento del suo posizionamento.

A questo punto potrà effettuare una sola azione tra quelle disponibili: Produttiva (permette di generare risorse sulle tessere attive); Strategica (consente di ridistribuire le risorse in proprio possesso sugli esagoni come meglio si preferisce); Speciale (permette di attivare delle specifiche abilità presenti sugli esagoni attivi); Bellica (consente di attaccare una o più città-stato avversaria, appropriandosi di un esagono e delle relative risorse presenti su di esso).

Il turno si conclude con la verifica del numero di esagoni di natura politica e se il giocatore di turno ne ha più di ogni altro, ottiene la pedina Filosofo facendo scoppiare una Rivolta nelle città degli altri giocatori con la conseguente perdita di risorse.

Al termine della partita i giocatori ottengono punti in base alle tipologie di esagoni attivi nella propria città-stato ed al numero di risorse Oro presenti nella Acropoli, e vince chi è riuscito a conseguire più punti.

La sequenza di gioco è molto semplice e schematica, ma bisogna fare attenzione a come fare le proprie scelte. Infatti, posizionare un esagono Polis nel posto sbagliato o lasciare sguarnita da Fortificazioni attive una tessera particolarmente ricca di risorse potrebbe essere un errore irrimediabile e portare ad una inesorabile sconfitta.

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Un esempio di Azione Produttiva

IL FASCINO DELL’ANTICA GRECIA

Forse sarà a causa della mia formazione classica, ma sono sempre stato incredibilmente affascinato dalla storia e i miti greci, ed Hexemonia non mi ha deluso in quanto ad ambientazione. La grafica ben curata nei dettagli, il modo in cui si sviluppa la città intorno all’Acropoli, la battaglia per conquistarsi il favore degli dei, lasciano una bella sensazione di immedesimazione durante tutta la partita.

Il gioco scorre veloce, rispettando la promessa di 30-45 minuti a partita che campeggia sulla scatola. Sicuramente un po’ di fortuna nella pesca degli esagoni c’è e si sente soprattutto se la Dea Bendata è particolarmente ostile, ma una buona strategia può bilanciare la sfiga e rimettere il destino sui binari giusti.

La scalabilità è buona e anche in 2 giocatori gira davvero bene, anche se forse la fase bellica rimane un po’ sacrificata. La possibilità di poter effettuare una sola azione dà la sensazione ad ogni turno di essere sempre sul filo del rasoio: se produco aumento le mie risorse, ma mi espongo agli attacchi; se sposto le risorse, salvaguardo le mie ricchezze, ma non le incremento; se attacco posso espandermi, ma rischio di assottigliare le mie forze limitando la possibilità di attivazione degli esagoni… insomma c’è sempre un vantaggio e un prezzo da pagare per ogni scelta!

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Il Giudizio del NANO:

Un gioco di gestione risorse con un livello dei materiali sopra la media, una ambientazione molto ben resa ed un sistema di gioco non banale e strategico. Le strategie per la vittoria sono più di una, anche se a volte possono essere condizionate da una pesca sfortunata degli esagoni.

In tre parole: Storico, Strategico, Spietato

 

LeM

 

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One Response to [NanoRecensione] Hexemonia

  1. […] meglio Pendragon e cosa vi attende in fiera, non fatev i  sfuggire le recensioni di: Hexemonia, Coloni Imperiali e Stay […]

     

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