New York 1901. Gli inizi del XX secolo per la Grande Mela furono caratterizzati dal boom economico, industriale e demografico. Crescente richiesta di spazi abitativi ed uffici, la speculazione edilizia e l’ostentazione della ricchezza crescente furono i motivi che spinsero la corsa verso il cielo. Nei primi decenni del 1900 furono costruiti alcuni dei Grattacieli che ancora oggi fanno parte degli edifici più alti di New York.
Questo è lo scenario in cui dovremo immedesimarci in New York 1901, entrando nei panni di un imprenditore edile che cercherà di competere con i suoi avversari e di imporsi in questo spietato mondo. Preparatevi ad accaparrarvi le migliori concessioni e costruire quanti più grattacieli e sempre più grandi!
Materiali
Nella scatola del gioco troviamo:
- il regolamento (presente in 8 lingue)
- 1 plancia di gioco, rappresentante la
mappa della città - 5 carte personaggi
- 5 carte bonus “strade di New York”
- 5 carte bonus “sfida”
- 65 carte terreno (concessioni)
- 76 tessere grattacielo (19 per giocatore)
- 4 tessere grattacielo “leggendario”
- 4 segnalini punteggio a forma di
grattacielo (1 per giocatore) - 16 operai colorati (4 per giocatore)
- 4 contrassegni Re (1 per giocatore)
- 12 carte azione (3 per giocatore)
La prima cosa che colpisce è che, aprendo la scatola per la prima volta, ci troveremo davanti tutti i componenti suddivisi per colore e già pronti all’uso. Chi, quindi, già immaginava di dover defustellare tutte le 76 tessere grattacielo sarà sorpreso nel trovare tutto già pronto e inbustato in singole ziplock. Questa cosa può far piacere da un lato, perché possiamo metterci subito all’opera, ma toglie un po’ quella soddisfazione che solo i giocatori più “fissati” (come me) hanno nel defustellare e sistemare i singoli pezzi (pensate che soddisfazione nell’apertura di Caverna!).
I materiali in generale sono di buona qualità, cartoni spessi e robusti per le tessere e per la plancia di gioco. Le illustrazioni e la simbologia del gioco sono molto chiari e aiutano molto nelle varie fasi di gioco.
Il Gioco
Per prepararci a giocare a New York 1901 per prima cosa posizioniamo la plancia di gioco, mescoliamo le carte terreno (concessioni) e ne posizioniamo quattro scoperte che comporranno il mercato aperto. Ogni giocatore sceglie uno dei segnalini punteggio tra i quattro disponibili, che determinerà il colore degli altri componenti che dovrà prendere, cioè le tessere grattacielo, gli operai, il contrassegno Re e le 3 carte azione. Si prosegue distribuendo una carta personaggio a caso tra le cinque disponibili ad ogni giocatore, con una carta terreno di due caselle del colore indicato sulla carta personaggio. In base al colore della carta terreno che ognuno ha ricevuto si posizioneranno le proprietà iniziali (un edificio di due caselle) sul tabellone.
Ultima cosa da fare è scegliere a caso 3 carte bonus “strade di New York” e 1 carta bonus “sfida”. Queste ultime determineranno gli obiettivi che ci daranno dei punti bonus a fine partita.
Ogni nostro turno sarà composto da una sola azione da scegliere tra “Acquistare terreno / costruire” oppure “Demolire e ricostruire”. In aggiunta alla azione principale è possibile utilizzare una delle tre carte azione a disposizione di ogni giocatore.
L’azione “Acquistare terreno / costruire” è suddivisa in due mosse, di cui la prima è obbligatoria; scegliere una carta terreno (concessione) dal mercato aperto e piazzare 1 operaio sul tabellone in un terreno della dimensione e del colore indicato nella carta (quest’ultima va piazzata sulla carta terreno iniziale sulla nostra tessera giocatore); la parte facoltativa è posizionare una nostra tessera grattacielo su un’area di nostra proprietà. Appena piazzata la nuova tessera guadagneremo subito i punti indicati sulla stessa. Nel caso all’inizio del turno avessimo tutti gli operai sul tabellone possiamo passare direttamente alla costruzione. Nel caso in cui non potessimo neanche costruire allora saremo obbligati a scegliere un operaio da riprendere in mano posizionando la relativa carta terreno in fondo al mazzo del mercato futuro e non potremo eseguire la costruzione terminando immediatamente il nostro turno.
L’azione “Demolire e ricostruire” ci permette di demolire un nostro grattacielo, o più se sono adiacenti, per far posto ad un grattacielo che ne occupi l’area liberata a patto che la nuova struttura sia di tecnologia superiore. Le tessere “demolite” non possono essere rigiocate, quindi devono essere rimosse dal gioco. Non è possibile demolire grattacieli oro o leggendari. Inoltre, se la demolizione e la successiva costruzione dovessero lasciare dei terreni liberi dobbiamo piazzare un nostro operaio su questi ultimi. Non sarà possibile fare l’azione “Demolire e ricostruire” se non abbiamo a disposizione operai da posizionare sulle aree liberate.
Solo alla fine del nostro turno ripristineremo il mercato aperto a 4 carte pescando dalla pila di quello futuro.
Il gioco finisce quando un giocatore rimane con soli 4 grattacieli da costruire o quando sono rimaste solo 3 carte nel mercato aperto e non ce ne sono in quello futuro. Al raggiungimento di una di queste condizioni tutti i giocatori, ad eccezione di chi ha causato la fine del gioco, hanno a disposizione un ultimo turno.
Si prosegue a questo punto con il conteggio del punteggio finale. Per prima cosa si somma ai punti guadagnati durante la partita 1 punto per ogni Carta Azione non utilizzata; ogni giocatore aggiunge i punti della carta bonus “sfida” se ha realizzato l’obiettivo in essa descritto; si procede a verificare chi ha il maggior numero di edifici lungo le strade delle tre carte bonus “strade di New York”. Ogni carta da 5 punti a chi detiene la maggioranza e nessun punto in caso di parità.
Se nonostante i punti bonus si dovesse verificare una parità, vince chi ha costruito il grattacielo leggendario più alto (l’altezza è riportata sulla relativa tessera). Se nessuno ha costruito grattacieli leggendari vince chi ha costruito il maggior numero di grattacieli oro. In caso di ulteriore parità, vincono entrambi.
Conclusioni
Prima di Lucca avevo letto qualche notizia relativa a New York 1901 e ho deciso di metterlo nell’elenco di quelli da provare, anche se non prioritariamente. Durante la fiera siamo riusciti a provarlo e mi ha convinto ad acquistarlo. Dopo qualche partita, devo dire che è stato un ottimo acquisto. Per prima cosa, come scritto sopra, i componenti sono di buona qualità e il fatto che siano già ordinati e pronti all’uso mi ha lasciato una sensazione di attenzione ai dettagli da parte dell’editore Oliphante.
Passando alle impressioni di gioco, New York 1901 è leggero e scorre via velocemente, i tempi morti sono ridotti visto il numero esiguo di azioni che si possono compiere e visto che nei turni precedenti le carte terreno (concessioni) non cambiano drasticamente, a meno che chi ci precede non decida di resettarlo. Le regole sono poche e spiegate in modo molto chiaro sul regolamento, con esempi nei passaggi in cui ci può essere qualche sfumatura poco chiara. Inoltre, sono spiegate tutte le eccezioni che si possono presentare durante una partita e come si devono affrontare.
La prima impressione del gioco è che sia leggerissimo e non molto strategico, ma con il passare dei turni si incomincia a capire che un minimo di strategia deve essere impostata. Infatti, durante la partita sarà importante pensare bene prima di fare una demolizione, perché magari sostituendo due edifici bronzo o argento con uno oro faremo sì dei punti, ma potremo perdere la maggioranza su una delle strade del bonus e quindi perderne i 5 punti a fine partita (senza contare che li potrebbe guadagnare un nostro avversario). Inoltre, nella fase “Acquistare terreno / costruire” dovremo prestare attenzione a quale concessione scegliere per cercare anche di ostacolare i nostri avversari e non permettere loro di raggiungere velocemente la costruzione di grandi edifici oro o leggendari che danno molti punti.
Insomma, New York 1901 è adatto un po’ a tutti. I giocatori alle prime armi saranno facilitati dal numero esiguo di regole da ricordare, dalla durata contenuta dei tempi morti (la maggiore causa di disaffezione ad un gioco di un giocatore novello) e della partita in generale (seconda causa di disaffezione). Per i giocatori un po’ più navigati, e più abituati a lunghi turni nei quali dover costruire strategie complesse per cercare di fare il maggior numero di azioni possibili e contemporaneamente ostacolare il più possibile gli avversari, è un modo per passare una serata in tranquillità evitando di far fumare il cervello, ma tenendolo comunque in allenamento.
Vi consigliamo di leggere il nostro report sulla fiera di Lucca Comics & Games e le opinioni sui giochi provati. Per altre recensioni leggete la sezione NanoRecensioni, mentre se volete leggere qualche anteprima, vi consiglio di dare un’occhiata alla nostra sezione NanoAnteprime.
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