Quest’anno abbiamo partecipato anche noi agli Asmodays 2016, evento presentato da LudoManiacs presso il MACRO (Museo d’Arte Contemporanea di Roma) e organizzato da Asterion Press con la partecipazione di Pendragon Games. Questo evento ha dato la possibilità a tanti appassionati di Giochi da Tavolo di poter provare diversi giochi (alcuni in anteprima) e partecipare ai tornei di Pandemia, Ashes ed Assalto Imperiale.
Siamo stati presenti nella giornata di sabato e siamo rimasti molto soddisfatti dall’evento, non solo perché abbiamo potuto provare molti giochi che ancora non avevamo testato, ma anche perché ci ha dato la possibilità di incontrare vecchi e nuovi amici.
Il contesto nel quale si è svolto l’evento è stato molto suggestivo e l’ottima organizzazione ha facilitato lo scorrere della giornata nonostante qualche piccolo intoppo climatico (diluvio straordinario su tutta Roma). È quindi d’obbligo iniziare col ringraziare gli organizzatori e tutti i dimostratori, che con grande preparazione, gentilezza e professionalità hanno permesso di godere appieno questa esperienza ludica.
Al piano terra, dove si effettuava il check-in e ritiravano le promo messe a disposizione da Asterion, erano anche stati sistemati i tavoli dimostrativi dedicati ai Party Game, tra i quali c’era una delle novità presentate durante l’evento: Twins. Il gioco purtroppo non siamo riusciti a provarlo, quindi vi rimandiamo all’articolo di Nerdando per maggiori dettagli (clicca qui per leggerlo).
Al secondo piano, invece, c’era l’area più grande dove si poteva provare una bella varietà di titoli Asterion e una sala dedicata ai giochi Pendragon. Ci siamo dedicati per lo più alle anteprime, ma anche a qualcosa che ci era sfuggito fino ad ora: T.I.M.E. Stories, Tragedy Looper, Ashes: La Rinascita dei Phoenixborn, Pandemia Iberia, Star Wars Rebellion e Capitan Sonar.
T.I.M.E. Stories
Primo gioco che siamo riusciti a provare è stato l’attesissimo T.I.M.E. Stories. Ancora non è iniziata la distribuzione in Italia e la copia in dimostrazione era la prima in lingua italiana, prodotta da Asterion proprio per l’occasione degli Asmodays. Il gioco è un collaborativo, nel quale impersoneremo degli agenti che, tornando indietro nel tempo, cercheranno di risolvere dei casi irrisolti del passato. Il gioco base contiene il tabellone di gioco, le pedine e un mazzo di carte relative al primo caso da risolvere, Asylum. Il gioco è scandito da un numero illimitato di Run (ovvero viaggi nel tempo), ma ognuno di essi è composto da un numero limitato di Unità Tempo. Ogni azione che il gruppo di agenti compie costa un certo numero di Unità Tempo, che una volta terminate riportano i giocatori al presente. Il gioco è basato su una serie di carte che compongono i vari ambienti che ci troveremo ad esplorare e gli oggetti che troveremo durante il cammino. Quando un giocatore, durante una delle sue azioni, si troverà a guardare queste carte dovrà descrivere ciò che ha trovato condividendo l’informazione con i compagni, stando attento ai particolari che potrebbero essere decisivi per l’individuazione di indizi importanti.
Abbiamo potuto fare un paio di Run, durante le quali siamo riusciti a trovare un po’ di indizi, ma non siamo andati oltre per non spoilerarci troppo la storia. Infatti, l’avventura è “one shot” e una volta risolto il caso non ha più senso rigiocarlo. Questo primo caso, da quanto ci hanno detto, dovrebbe durare circa 8-9 ore, quindi non sarà così facile e veloce da completare! Ma non vi spaventate, la partita si può interrompere, tra una Run e un’altra, appuntandosi i progressi fatti, per poi riprendere da dove si era lasciato. Il consiglio è sicuramente quello di non far passare troppo tempo tra una partita ed un’altra visto che si potrebbero dimenticare alcuni particolari.
Il gioco base dovrebbe uscire per Lucca e a seguire, entro la fine dell’anno, dovrebbero uscire due espansioni, cioè due nuovi casi da risolvere.
Tragedy Looper
Subito dopo T.I.M.E. Stories siamo rimasti sullo steso tema legato ai viaggi nel tempo, questa volta per cercare di evitare che accadano delle tragedie. Tragedy Looper è un altro cooperativo, in cui 3 Protagonisti potranno tornare indietro nel tempo per cercare di scongiurare un evento disastroso che accadrà nel futuro. A contrapporsi a loro c’è un quarto giocatore, la Mentre Suprema, che invece dovrà cercare di farlo accadere. Il gioco si svolge in giorni, che rappresentano l’arco temporale in cui può avvenire la tragedia da evitare, e in cicli che, invece, sono le possibilità che i giocatori hanno per tornare indietro nel tempo e raccogliere più informazioni possibili da utilizzare nel ciclo successivo. Se i giorni prestabiliti passano senza che si verifichi la tragedia, i giocatori vincono, se invece l’evento si verifica, il ciclo termina e si ricomincia dal primo giorno resettando di fatto il flusso temporale. Se finiscono i cicli a vincere sarà la Mente Suprema.
Ogni giorno i giocatori devono assegnare una carta ad uno dei personaggi dell’evento per cercare di influenzarlo e fargli fare cose o evitare che le facciano, dato che alcune interazioni provocheranno la tragedia.
Il gioco si svolge in scenari, in cui la Mente Suprema funge da vero e proprio “Master”, dato che conosce gli eventi e tutte le informazioni (che invece sono precluse ai Protagonisti ad inizio partita). L’idea, l’interazione tra i giocatori e la tensione sono davvero interessanti. Riuscire ad interpretare i vari eventi e scoprire i ruoli dei personaggi coinvolti è una bella sfida, ma abbiamo avuto la sensazione che sia fondamentale avere un buon Master che conosca bene il gioco e gli eventi per renderlo fruibile al meglio. Noi per fortuna lo avevamo, dato che il nostro dimostratore conosceva perfettamente lo scenario ed è stato davvero bravo a spiegarci le meccaniche in modo chiaro e semplice.
Ashes: La Rinascita dei Phoenixborn
Dopo pranzo ci siamo fiondati sul primo tavolo libero di Ashes: La Rinascita dei Phoenixborn, un gioco che sta riscuotendo tanti consensi tra gli appassionati di giochi di carte. Il concetto di gioco è molto semplice ed in linea ai classici giochi di carte 1 vs 1 (tipo Magic): i giocatori, che interpretano un potente semi-dio (i Phoenixborn), si alternano in turni giocando magie e/o creature magiche nell’intento di sconfiggere l’avversario. La particolarità, che lo discosta dagli altri giochi di genere, sta nell’utilizzo di dadi per l’energia necessaria per giocare le proprie risorse. Il gioco scorre veloce (15-20 minuti a partita), senza troppi tempi di attesa e con una bella varietà strategica. Ci ha colpito davvero positivamente.
Pandemic Iberia
Appena terminata la dimostrazione di Ashes, siamo riusciti a sederci al tavolo di Pandemic Iberia. Oltre ad essere stati tra i fortunati a poter provare in anteprima il gioco, abbiamo avuto il piacere di giocare con Tencar (grandissimo fan di Pandemia) e Falloppa di Nerdando, nonché, in qualità di osservatore/consulente curativo, Mauro Di Marco di Ilsa.
Il gioco si basa sul regolamento della versione originale, con qualche peculiarità. Per prima cosa le malattie, oltre a differenziarsi per il colore dei cubetti, hanno un nome che corrisponde ad una delle malattie che ha flagellato l’Europa (in questo caso specifico la Spagna) durante i primi dell’ottocento: Malaria, Colera, Tifo e Febbre Gialla.Poiché il gioco è ambientato nel 1814 non ci sono i trasferimenti via aerea, sostituiti dagli spostamenti in nave tra le città con il porto e con la ferrovia (una delle azioni a disposizione nel turno è la costruzione di un tratto ferroviario).
Altra differenza è che le malattie non vengono curate, ma studiate. In pratica bisogna studiare tutte e quattro le malattie per vincere la partita, ma, non essendo curate, non si procederà all’eliminazione dei cubetti passando sulle città infette da una malattia studiata. E’ stata introdotta un’azione che ha lo scopo di prevenire il diffondersi delle malattie che è chiamata Purificazione dell’acqua. Quest’azione permette di prevenire fino a due epidemie in una regione dove è stata purificata l’acqua. Infine, ci sono 4 centri di ricerca, ma ognuno del colore di una delle malattie dove poter studiare la malattia del colore stesso.
In generale, da quanto abbiamo potuto constatare, questa nuova versione è più difficile delle altre. Il fatto di dover studiare la malattia nel centro studi ad essa dedicata, il non poter eliminare tutti i cubetti di una malattia curata al solo passaggio nella città e la variazione degli spostamenti, aumentano il livello di sfida. Sicuramente lo consigliamo agli appassionati del genere, ma anche a chi non conosce il predecessore e apprezza i collaborativi. Sarà probabilmente un “must buy” di Lucca 2016.
Star Wars Rebellion
Dopo le epidemie dell’800, ci siamo spostati in una Galassia lontana lontana… con Star Wars Rebellion. Sull’ambientazione c’è poco da dire: Ribellione vs Impero… Star Wars!
Il gioco è asimmetrico, con i Ribelli che cercheranno di aumentare il proprio consenso nella galassia sfuggendo alle grinfie imperiali e l’Impero che cercherà di schiacciare il virus della ribellione scovando la loro base segreta.
I Ribelli ad inizio partita posizioneranno la propria base su un pianeta segreto e dovranno cercare di non farsi scovare dall’Impero, che vincerà solo se riesce a trovare e distruggere la base ribelle.
I turni si susseguono con i giocatori che gestiranno i propri personaggi inviandoli in missioni segrete (per sabotare l’avversario o espandere il proprio dominio) o facendo spostare la propria flotta. A fine turno si potranno rinforzare le proprie fila in base ai pianeti sotto la propria influenza.
I materiali sono di ottima fattura, dal tabellone, alle carte con le immagini della prima trilogia, alle tante miniature ben rifinite. Il gioco è chiaramente per 2 giocatori, ma abbiamo avuto l’impressione che giocato in coppia potrebbe essere molto divertente (forse anche con qualcosa in più), anche se i tempi di gioco si allungherebbero inevitabilmente.
L’imponenza del tabellone allestito con tutte le miniature presenti è davvero impressionante, dire che ci brillavano gli occhi è dire poco.
Capitan Sonar
Ultimo gioco provato durante l’evento è stato Capitan Sonar, un gioco di battaglia sottomarina a squadre e in tempo reale. Avevamo sentito parlare molto bene di questo gioco e non potevamo farcelo sfuggire. Il gioco è una evoluzione della battaglia navale classica. Ogni squadra è composta da un equipaggio al comando di un sottomarino intento a “cacciare” il nemico (ovvero la squadra avversaria). Ogni membro dell’equipaggio ha un ruolo ben preciso nell’andamento del gioco. Il Capitano è colui che prende le decisioni, sceglie la rotta da seguire e ordina l’utilizzo di armi e strumentazioni; il Radio Operatore ascolta gli ordini di rotta del Capitano avversario per cercare di individuare la posizione del sottomarino avversario; l’Ingegnere invece prende nota dei guasti che si verificano del sottomarino ogni volta che il Capitano fornisce un ordine di rotta; infine, il Primo Ufficiale carica le armi e le rende pronte per l’utilizzo. Tutti i membri dell’equipaggio devono comunicare costantemente per decidere la rotta da seguire per poter sfuggire al nemico e mettersi in condizione di distruggerlo.
Ci sono due modalità di gioco differente, quella in tempo reale e quella a turni. Noi abbiamo provato la prima e, ovviamente, abbiamo affondato il nemico! Il gioco è carino e ottiene il massimo quando giocato in 4 vs 4, in modo che ognuno abbia un solo ruolo a cui dedicarsi a pieno. Inoltre la modalità in tempo reale non lascia tempo per riflettere e trasmette molto bene l’ansia di un combattimento sottomarino. Il regolamento è semplice e il divertimento è assicurato, l’unica precauzione è quella di non iniziare una partita troppo tardi la sera, altrimenti potreste ritrovarvi i vicini di casa alla porta dato che farete un po’ di confusione!
Passando alle considerazioni generali sull’evento, non possiamo che esprimere il nostro gradimento sull’ottima organizzazione di Asterion e sulla bravura dei suoi dimostratori. E anche se abbiamo potuto partecipare per una sola giornata siamo riusciti a provare tutto quello che ci eravamo prefissati. Se a tutto questo aggiungiamo che abbiamo stretto nuove amicizie, possiamo dire di essere pienamente soddisfatti. In fin dei conti anche questo è lo scopo dei Giochi da Tavolo, quello di unire e far incontrare persone con le quali condividere una propria passione.
Adesso non ci resta che attendere il LuccaComics …
Stay tuned!
Svik – LeM – Jobel
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