Anche quest’anno non potevamo mancare alla fiera di casa nostra, il Napoli Comicon 2016. Evento imprescindibile per chi, come noi, ha la passione per il fumetto e per i giochi da tavolo. La Fiera napoletana, che si tiene ogni anno presso gli spazi espositivi della Mostra d’Oltremare, negli ultimi anni rispecchia il crescente interesse che è generato da questo mondo con un numero sempre maggiori di pubblico. Si è passati da poco più di 50.000 visitatori dell’edizione 2012 ad oltre 100.000 di quest’anno. Tutto ciò si deve anche agli organizzatori che, nel corso degli anni, hanno reso possibile questo successo mettendo a disposizione sempre più spazi espositivi e apportato migliorie nel processo di accoglienza del pubblico.
Altri aspetti che hanno attirato ogni anno sempre maggior pubblico sono gli eventi e gli ospiti (nazionali ed internazionali). Quest’anno alcuni tra gli eventi proposti erano dedicati a temi caldi come Il Trono di Spade, Outcast, Supergirl, Flash, The Walking Dead, Lo chiamavano Jeeg Robot e i 20 anni di Paperinik. Sul fronte degli ospiti segnaliamo la presenza di Milo Manara (ormai un’habitué), Don Rosa, Frank Matano e Michael Cudlitz.
Per quanto riguarda, invece, la parte dedicata ai giochi da tavolo, quest’anno gli editori presenti erano Asterion, DvGiochi, Giochi Uniti e, per la prima volta, Red Glove. Altra differenza rispetto a l’anno scorso era la presenza della sola Associazione Ludica Salernitana “Il Guiscardo” che ha fatto un ottimo lavoro organizzativo e ha risposto egregiamente a questa sua partecipazione solitaria mettendo a disposizione dei visitatori un’ampia scelta di giochi. La presenza delle associazioni spesso passa in secondo piano, ma noi riteniamo che sia importante al pari degli editori, perché è fondamentale fa capire, soprattutto a chi si avvicina per la prima volta a questo mondo, che non esiste solo chi distribuisce giochi, ma anche chi del gioco ne fa un momento di aggregazione e condivisione per coltivare la propria passione.
La giornata è passata velocemente e piacevolmente tra una partita a qualche titolo che non avevamo mai avuto modo di provare e una chiacchiera con gli editori e con i dimostratori presenti tra gli stand.
Il primo titolo che abbiamo provato è stato Sheriff of Nottingham. Un gioco di bluff nel quale impersoniamo dei commercianti, della città di Nottingham appunto, che cercano di portare alla propria bottega i prodotti da vendere. Non sempre i prodotti che cercheremo di trasportare saranno legali e per questo lo Sceriffo (interpretato a turno da uno dei giocatori) potrebbe decidere di fare un’ispezione sul carico e, a meno che non lo riusciremo a corromperlo, saremo costretti a pagare salate sanzioni. La partita ha una durata di circa 60 min. ed è giocabile da 3 a 5 giocatori. Il regolamento è semplice e si spiega in pochi minuti, quindi può essere adatto anche da proporre a giocatori non esperti. Il gioco si basa tutto sul bluff e quindi fornisce una elevata componente di interazione tra chi è seduto al tavolo. Noi lo abbiamo provato in una partita a 3, ma probabilmente è più consigliato giocare almeno in 4.
Secondo gioco che abbiamo provato è stato Zombicide Black Plague, su gentile concessione di Asterion, in quanto non era tra i titoli proposti sui tavoli. Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, è un gioco da 1 a 6 giocatori, nel quale impersoniamo un gruppo di eroi intenti a fronteggiare un’orda di non morti scatenata dai Necromanti (fautori della Piaga Nera). Cercando di raggiungere determinati obiettivi (dettati dalla missione scelta tra quelle disponibili), dovremo districarci tra orde di Zombie che cercheranno di mangiarci senza pietà. Il gioco è pressappoco lo stesso della sua controparte in chiave moderna, ma differisce dal suo predecessore non solo per l’ambientazione fantasy. Sono state, infatti, modificate/perfezionate alcune regole che facevano storcere un po’ il naso agli appassionati: come ad esempio ferire automaticamente un compagno quando si effettua un attacco a distanza o lo sdoppiamento degli zombi. Le plance di gioco in plastica e le miniature poi raggiungono un livello qualitativo davvero altissimo, rendendo il tutto ancora più allettante.
Tra gli altri titoli da poter provare sui numerosi tavoli a disposizione c’erano: 7 Wonders Duel, Splendor, Room 25, Takenoko, Colt Express, Dixit, Crossing, Mascarade, Concept, Dobble, Pandemia e Pandemia: La Cura.
Abbiamo avuto la possibilità di scambiare quattro chiacchiere con Massimo Bianchini, Amministratore di Asterion, il quale ci ha confermato le prossime imminenti uscite di alcuni titoli molto attesi : Star Wars Rebellion, Zombicide Black Plague – Set aggiuntivi, Nuovi pack di Espansione per Assalto Imperiale e Capitan SONAR.
Lo stand Giochi Uniti, come quello Asterion, proponeva una grande varietà di giochi in dimostrazione, da quelli per i più piccini come Occhio! Cosa è cambiato? a Marco Polo, passando per i classici ed intramontabili Coloni di Catan e Carcassonne. Oltre ai titoli menzionati erano disponibili: Fantascatti Special, Bicchierini Sprint, Halli Galli, Perudo, Lettere da Whitechapel, Star Wars X-Wing, San Juan (la nuova versione), Stone Age (uno dei titoli che avremmo voluto provare, ma non lo abbiamo mai trovato libero) e Tesseract.
Unico titolo provato tra quelli disponibili è stato Tesseract, un gioco di carte per 2-4 giocatori della durata di 30 minuti. Nel gioco sono presenti 2 tipi di carte, Intervento Divino ed Equilibrio. Le prime sono le carte azione che possono essere giocate durante il proprio turno, mentre le altre rappresentano gli obiettivi da raggiungere. Ad inizio partita si costruisce una matrice 3×3 con le carte Intervento Divino come “plancia di gioco” sulla quale i giocatori posizioneranno di turno in turno quelle della propria mano. Lo scopo è quello di generare la giusta sequenza di colori, rappresentata nelle carte Equilibrio pescate, sulla matrice al centro del tavolo. Nello scegliere quale carta giocare bisogna stare attenti a non favorire gli avversari, ma anzi ad ostacolarli per evitare che raggiungano gli obiettivi in loro possesso. Altro modo per fare punti è ottenere cubi potere (ce ne sono 8 a disposizione) tramite l’utilizzo di alcune carte Intervento Divino particolari. Il gioco finisce quanto terminano le carte Intervento Divino oppure i cubi potere. Il gioco è facile da spiegare poiché il regolamento è molto semplice, tuttavia nasconde una discreta complessità visto che ogni scelta dovrà essere ben ponderata, dato che nel corso del turno degli avversari la nostra strategia potrebbe essere stravolta.
Abbiamo potuto confrontarci con Antonio Mauro, responsabile Commerciale di Giochi Uniti, il quale era soddisfatto del successo della Fiera e del numero crescente di visitatori ed appassionati presenti, cosa che rispecchia il costante incremento del mercato italiano dei giochi da tavolo. La strada intrapresa da Giochi Uniti è quella di coinvolgere e accompagnare i giocatori già da piccoli creando, in questo modo, la base per il mercato futuro. La cosa più bella per Antonio è vedere dei ragazzi che hanno iniziato a giocare con i genitori magari ad Halli Galli o Fantascatti e, dopo qualche anno, ritrovarli in fiera a valutare con il padre l’acquisto di un “cinghialone”. Inutile confrontare il mercato italiano con quello d’oltralpe o tedesco, dove c’è una cultura diversa, oppure con quello scandinavo (in crescita esponenziale negli ultimi anni) dove c’è una “temperatura” diversa.
Presso lo stand Red Glove oltre alle novità: Rush & Bash Winter is NOW!, Zoom Out e le ri-edizioni de L’Isola del tesoro e Aia Gaia, erano in prova su diversi tavoli Rush & Bash e Vudu’. Dato che questi ultimi già li conoscevamo ci siamo fermati a scambiare qualche chiacchiera con i sempre gentilissimi Federico Dumas e Simona. Abbiamo avuto modo di conoscerli a Lucca Comics ed è sempre un piacere incontrarli per la loro disponibilità e gentilezza. Oltre ad illustrarci le tante novità presenti e future, anche Federico ci ha confermato il trend sempre più crescente del business legato al gioco da tavolo. Le sue impressioni su questa loro prima partecipazione alla Fiera di Napoli sono state molto positive e sono rimasti piacevolmente sorpresi (speriamo, quindi, che la loro diventi una presenza costante anche nei prossimi anni). I loro tavoli erano sempre pieni di giocatori di ogni età, gruppi di amici o famiglie, che hanno apprezzato i titoli presentati. Parlando del futuro ci hanno confermato che stanno lavorando al nuovo gioco di Andrea Chiarvesio e di un progetto “TOP SECRET” del quale speriamo di potervi dare qualche informazione prossimamente.
Conclusioni
Parlando in senso generale, sentire dai maggiori editori che il mercato è in crescita in un periodo economico così complicato è sintomo che è stato fatto un buon lavoro per coinvolgere il pubblico. Il mondo dei giochi da tavolo è stato oscurato per parecchio tempo con l’avvento delle varie console di gioco dagli inizi degli anni 90, ma ora incomincia a riprendere un po’ di consensi grazie alla distribuzione di prodotti di sempre maggiore qualità.
Per quanto riguarda il Comicon, bisogna dare il giusto riconoscimento agli organizzatori che ogni anno migliorano una fiera che riesce ad attirare un gran numero di appassionati e che si presenta come un riferimento per il sud. La nostra speranza è che per l’anno prossimo il trend sia confermato e che gli spazi espositivi a disposizione dei giochi aumentino e, magari, veda il coinvolgimento di alcuni editori che fino ad ora non hanno partecipato alla fiera napoletana.
Svik
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