Volete un gioco con una scatola poco più grande di un mazzo di carte ma con una profondità strategica non indifferente?
Allora fa al caso vostro Oh My Goods! (Le Mie Merci), gioco da 30 minuti per 2-4 giocatori di Alexander Pfister, edito in Italia dalla Uplay.it.
L’autore di Port Royal, Alexander Pfister, ci riprova con un gioco di carte basato ancora sulla meccanica di push your luck, aggiungendo però un pizzico di complessità con la produzione e gestione di risorse.
COMPONENTI
All’interno della scatola, di dimensioni davvero minimali e pesante poco più di 200g, trovano spazio il regolamento e le 110 carte divise in due mazzetti:
- 4 carte Bruciatore di Carbone
- 4 carte Lavoratore
- 8 carte Assistente double-face
- 94 carte Edificio
Il Bruciatore di Carbone rappresenta l’edificio di partenza per ciascun giocatore, a cui viene fornito anche un Lavoratore da assegnare ogni turno ad un edificio. Le carte Assistente possono essere acquisite durante il gioco per fornire appunto un aiuto al giocatore.
Infine, le restanti 94 carte Edificio rappresentano il cuore del gioco e possono essere usate in modi differenti, addirittura 3:
- sul retro, con l’immagine di una cassa, ad indicare le merci prodotte;
- sul fronte, lato sinistro, con il simbolo di una delle 5 risorse: grano, pietra, mattone, legno e lana. Il colore di tale risorsa indica anche il tipo di edificio. Inoltre alcune carte presentano un mezzo sole, utile come vedremo più avanti nelle fasi del mercato;
- il resto della carta sul fronte rappresenta l’edificio di produzione: in alto c’è il costo e i punti vittoria a fine partita, in basso invece, a sinistra le risorse necessarie per la produzione, e destra quelle per attivare la catena produttiva.
Segnaliamo che non c’è alcuna possibilità di contenere il gioco nella sua scatola se pensate di utilizzare le bustine per le carte. Gli imbustatori seriali sono avvisati, ma possiamo garantire che dopo numerose partite le carte non mostrano particolari segni di deterioramento.
REGOLE
Ad inizio partita ogni giocatore riceve un Bruciatore di Carbone, con 7 carte sopra ad indicare appunto 7 unità di Carbone, un Lavoratore e 5 carte nella propria mano. Sul tavolo vengono poi disposte un numero di carte aiutante pari al doppio dei giocatori ed il mazzo con le carte restanti per la pesca.
Il turno prevede 4 fasi:
- Nuova mano di carte: Ogni giocatore può scartare tutte le carte dalla mano e pescarne un numero uguale. Poi aggiunge 2 carte alla propria mano;
- Alba: in cui vengono girate sul tavolo tante carte Risorsa finché non compaiono due carte con mezzo sole. Le carte pescate rappresentano le risorse disponibili al mercato. Ogni giocatore, dovrà quindi decidere a quale edificio assegnare il proprio lavoratore e se ha intenzione di costruire un nuovo edificio.
- T ramonto: analogamente alla fase Alba, si aggiungono carte Risorsa al mercato a centro tavolo finché non si ottengono altre due carte con mezzo sole;
- Produzione e costruzione: in ordine di turno, i giocatori producono le merci degli edifici a cui sono assegnati il Lavoratore o un Assistente e le cui risorse sono disponibili al mercato. Se mancasse qualche risorsa il giocatore può scartarne carte dalla propria mano in sostituzione. Tali merci vengono contrassegnate pescando tante carte quante le merci prodotte e piazzandole a faccia in giù sull’edificio. Per i soli edifici che han prodotto merci è possibile attivare la catena produttiva indicata sulla carta stessa, aggiungendo le risorse indicate dalla propria mano (o da altri edifici) direttamente a faccia in giù sulla carta.
Inoltre, il giocatore può decidere di costruire l’edificio scelto nella fase precedente, pagandone il costo tramite le merci già prodotte. In alternativa, può assumere un assistente o passare.
I tu r ni si ripetono finché un giocatore non costruisce il suo ottavo edificio. In quel caso, il turno in corso termina e si effettua un ultimo turno completo, in cui però è possibile attivare le catene produttive di tutti gli edifici, a prescindere se abbiano o meno prodotto merci.
Si conteggiano poi i punti vittoria degli edifici, degli assistenti e delle merci prodotte (1 PV per ogni 5 monete ottenute trasformando le merci). O vviamente chi ha più punti sarà il vincitore!
COMMENTI
V iste le dimensioni e il peso della scatola, i componenti non potevano che essere ridotti al minimo: solo carte, ma di buona qualità, utilizzabili in modi diversi, e comunque funzionali, e piacevolmente illustrate da Franz Klemens.Il regolamento è anch’esso di dimensioni ridotte, ma ben scritto, anche se serve almeno una partita affinché sia proprio tutto chiaro.
Il target del gioco non è proprio quello dei casual gamers o degli affezionati di filler e party game. Qui bisogna impegnarsi un po’ per imbastire una filiera produttiva soddisfacente, anche se a volte la fortuna della pesca delle carte che compongono il mercato può intralciare le migliori strategie, ma sempre senza diventare frustrante. A nzi spesso la capacità di adattarsi alla situazione rende le partite piacevoli e varie.
Inoltre, quello che alle prime partite potrebbe solo sembrare una corsa a costruire l’ottavo edificio, diventa, per i giocatori più navigati, un interessante sfida alla costruzione della miglior catena produttiva. C he soddisfazione quando, all’ultimo turno, una merce passa dal valore 1 al 10!
Il gioco, inoltre, presenta una buona longevità, vista la presenza di numerose carte e differenti catene produttive, mentre eccelle in trasportabilità e compattezza.
Sulla scalabilità direi che gira molto bene in 2 e 3, mentre un po’ meno in 4 a causa di tempi più lunghi e talvolta mancanza di carte per la produzione delle merci.
Segnaliamo che è uscita ad Essen l’espansione Oh My Goods!: Longsdale in Aufruhr (Longsdale in fermento): essa aggiunge 34 nuovi edifici (di 7 tipologie diverse), 4 carte personaggio, 22 carte evento e 14 carte capitolo. L’espansione infatti aggiunge una storia a capitoli, 5 precisamente, che vanno a cambiare le regole di fine partita, in quanto dipenderanno dal particolare capitolo. Ciò permette di rendere il gioco fruibile anche in versione solitaria. Sono inoltre aggiunti degli eventi, pescati casualmente ad ogni partita, che daranno una maggior varietà.
Siamo davvero curiosi di provarla, e soprattutto attendiamo notizie sull’eventuale versione italiana da parte di Uplay.it.
Il Giudizio del NANO:
Come già detto nell’introduzione, ci troviamo di fronte ad un gioco di carte che, a dispetto delle dimensioni della scatola e del suo contenuto, offre una profondità e una complessità inaspettate.
I n poco più di 30 minuti, Alexander Pfister è riuscito a condensare meccaniche di push your luck (vedi fase di Alba), di gestione della mano e di produzione e gestione di risorse di medio livello.Confrontando Oh My Goods! con il suo precedente lavoro Port Royal, ci troviamo sicuramente di fronte a qualcosa di più complesso, meno adatto ai neofiti, ma che può però dare più soddisfazioni, in particolare quando si riesce a portare a compimento una lunga catena produttiva.
Non aspettatevi comunque la profondità di Agricola o Caverna, ma visto che resta un gioco di carte di durata medio-breve, a nostro parere, raggiunge l’obiettivo di far ragionare al punto giusto e trascorrere una piacevole mezz’ora.
Inoltre la compattezza e la trasportabilità ne fanno un’arma vincente quando siete in viaggio o semplicemente avete spazi ridotti, ma non volete necessariamente buttarvi su un filler o un semplice gioco di carte.
In tre parole: Compatto, Versatile, Produttivo
JoBel
Vi segnalo il nostro NanoContest che mette in palio una copia di Oh My Goods! Cliccate sull’immagine per i dettagli!
SCHEDA GIOCO | |||||||||||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| |||||||||||||||||||||||||||
Fonte dati BoardGameGeek |
Per informazioni ed anteprime su altri giochi, vi consigliamo di andare alle sezioni dedicate alle NanoRecensioni e NanoAnteprime.
Se volete restare aggiornati sui nostri articoli e recensioni, cliccate Mi Piace sulla nostra pagina Facebook, aggiungete alle vostre cerchie il nostro contatto Google+ oppure il nostro profilo Twitter.
[…] nomination per il NanoFiller del 2016 sono: The Game (DVGiochi) ; Oh My Goods! (Uplay.it edizioni) ; For Sale (Uplay.it […]