Dopo aver ricaricato le pile dormendo come ghiri in albergo (volevamo fare l’unboxing di Scythe, ma Morfeo non era d’accordo) abbiamo ricominciato lì dove avevamo lasciato il giorno precedente, cioè dai tavoli dimostrativi.
Riprendiamo da dove ci eravamo interrotti e vediamo cosa abbiamo provato il secondo giorno di fiera. La lista dei titoli da provare era lunga e tante erano le persone con le quali scambiare due chiacchiere, ma il tempo limitato poiché ci attendeva il viaggio di ritorno a casa.
Prima tappa della giornata è stato lo stand Giochi Uniti. Tante le novità presentate in fiera anche per GU (clicca qui per vedere il nostro articolo di presentazione), quindi abbiamo dovuto scegliere un paio di titoli tra quelli disponibili. Abbiamo optato per Rhein River Trade della coppia Canetta/Niccolini e Guilds di Christian Giove.
In Rhein River Trade dovremo gestire una compagnia che si occupa di trasporto merci. Dovremo sfruttare i mezzi di trasporto a disposizione per concludere dei contratti. Il turno di gioco è diviso in varie fasi: acquisizione carte ordini, carico merci sui mezzi di trasporto, prenotazione fermate, scarico merci (incasso proventi ordini) e ripristino dei mezzi di trasporto. Il gioco è abbastanza lineare nello svolgimento e il regolamento snello. La partita ci ha lasciato, però, qualche dubbio sul gioco. Il turno di gioco è in ordine inverso rispetto al punteggio (i punti di gioco corrispondono ai soldi a disposizione dei giocatori), in modo da bilanciare lo svantaggio. Però in questo modo spesso succede che chi è dietro recupera subito o anzi supera gli altri. L’unico modo che ha un giocatore in vantaggio per non farsi recuperare è caricare su un mezzo più merci di quelle necessarie per l’obiettivo che ha, sperando che nel turno successivo gli esca un ordine che può soddisfare con il mezzo scelto e le merci aggiuntive, risparmiando così i costi della seconda spedizione. Questo tipo di tattica è troppo legata alla fortuna, non calcolando il fatto che se nel turno successivo siamo ancora in vantaggio saremo gli ultimi a poter scegliere gli ordini, quindi gli avversari ci potranno bloccare e a quel punto avremmo un grosso svantaggio. Da riprovare per vedere se è stata solo l’impressione della prima partita.
In Guilds ci troveremo ad impersonare il capo di una nascente gilda con lo scopo di reclutare nuovi membri per la nostra gilda e ampliare la sede acquisendo nuove stanze. Il gioco è basato su un mix di diverse meccaniche: un’asta con doppia offerta per il reclutamento dei membri ad inizio turno, il piazzamento tessere per le stanze acquistate a fine turno e destinate ad ampliare la propria gilda, la gestione delle risorse (argento e oro acquisiti con i personaggi e le stanze) e e nella fase (le stanze da acquisire per ampliare la sede della gilda), combo di effetti (alcuni personaggi garantiscono effetti combinati con le stanze e viceversa) e infine maggioranze (a fine partita si otterranno punti per la maggioranza di carte, di simboli dello stesso tipo e così via). Abbiamo giocato un’intera partita in 3, durata meno di un’ora. Ci ha colpito positivamente la fase d’asta iniziale, anche se si fa un po’ di confusione su chi sia il maggior offerente, considerando che bisogna offrire per due personaggi e le offerte sono tutte impilate al centro del tavolo su una plancia che probabilmente risulta troppo piccola per lo scopo. I personaggi sono ben illustrati e vari, con alcuni effetti di interazione diretta (tipo assassini) intriganti, anche se probabilmente sarebbe stato meglio dividere il mazzo dei personaggi in vari sottomazzi, in modo da garantire un minimo ordine nell’uscita delle carte. Interessante anche la fase di piazzamento tessere, anche se resta una fase collaterale rispetto alla collezione di carte personaggi. In definitiva un gioco interessante che però con qualche piccolo accorgimento potrebbe essere migliorato. Resta anche da riprovare in un numero di giocatori differenti, considerando che prima di noi era terminata una partita in 2 giocatori, che sembravano molto contenti del gioco.
Lasciato lo stand siamo andati a scambiare due chiacchiere con Riccardo Sandroni della Yemaia. Tra le notizie che ci ha dato sul futuro ci sono un nuovo gioco in fase di progettazione e novità in merito a Dojo Kun. Relativamente a quest’ultima informazione ci ha detto che Yemaia ha stretto un accordo con la CMON (Cool Mini Or Not) per la distribuzione del gioco sul mercato a stelle e strisce. Vi terremo aggiornati non appena sarà possibile parlare del nuovo progetto.
Tappa successiva è stato lo stand Red Glove, dove abbiamo parlato con Federico Dumas e Simona Lombardo delle novità presentate (clicca qui per vedere il nostro articolo di presentazione) e dell’accordo appena stretto con What’s Your Game?. Purtroppo visto il poco tempo a nostra disposizione abbiamo potuto provare un solo gioco di quelli in dimostrazione. Uno dei titoli di cui si è parlato di più ad Essen e quindi molto atteso a Lucca è Railroad Revolution (di cui avevamo scritto un’ampia anteprima che potete consultare cliccando qui), quindi non potevamo che scegliere lui come unico titolo da provare. Il gioco non ha disatteso le aspettative, veramente molto bello. Titolo molto articolato, ma non tanto complesso da padroneggiare. Uno degli aspetti che ci è piaciuto di più è la gestione dei lavoratori. Si parte con dei lavoratori “non specializzati” per poi “promuoverli” ottenendo in questo modo delle azioni bonus quando si usano. La partita è ben bilanciata e, forse anche grazie al fatto che il punteggio viene calcolato a fine partita, nessuno dei giocatori perde interesse durante la partita poiché ci sono tantissimi modi per accumulare punti. Promosso e portato a casa!
Finita la partita siamo passati da Pendragon Games (clicca qui per il nostro articolo di presentazione) per vedere le novità portate in fiera. Oltre a Last Friday che ha riscontrato un grande successo e registrato il sold out, ci sono stati presentati Raccontami una Storia Halloween, Raccontami una Storia Fiabe e Dragon Pets. Per quest’ultimo, com’è facile intuire dal nome, il nostro compito sarà quello di “allevare” dei draghetti catturandoli con l’aiuto dei nostri cacciatori. Anche se a prima vista, dal titolo e dalla grafica, può sembrare un gioco banale, nasconde un certo grado di difficoltà, visto che bisogna stare attenti alla strategia che si segue e a prevedere le mosse degli avversari. Un titolo interessante che per motivi di tempo non abbiamo avuto modo di provare, ma che merita sicuramente una chance.
Anche Cranio Creations quest’anno ha portato in fiera tante novità (clicca qui per il nostro articolo di presentazione). La lista dei titoli che avremmo voluto provare era lunga, ma sempre per il problema tempo abbiamo dovuto sceglierne uno. La scelta è ricaduta su Lorenzo il Magnifico, di cui si è sentito parlare tantissimo ad Essen, e quindi la curiosità di provarlo era tanta. Abbiamo fatto solo due turni di gioco, ma sono bastati per confermate tutte le impressioni positive che avevamo sentito. Il gioco è “strettissimo”, si ha sempre pochissime risorse a disposizione, soprattutto nei turni iniziali. Caratteristica che non a tutti piace poiché costringe a ponderare bene ogni singola azione da compiere (preparate le clessidre se avete amici “pensatori”). Interessante la gestione dei dadi che sono comuni a tutti, anche se in questo modo chi sceglie per ultimo può essere parecchio svantaggiato, quindi diventa molto importante cercare di salire nell’ordine di gioco. Altro gioco che ci ha lasciato la voglia di riprovare!
Durante i due giorni di fiera siamo passati più volte allo stand Asterion / Asmodee Italia (clicca qui per il nostro articolo di presentazione), ma i tavoli dei titoli che avremmo voluto provare sono stati sempre occupati. Per fortuna siamo stati agli Asmodays (clicca qui per il nostro articolo dell’evento), quindi avevamo già avuto la possibilità di provare alcune delle novità presentate. Anche in questa occasione siamo riusciti a scambiare due chiacchiere con Simona Oliviero e Massimo Bianchini sui progetti futuri. Non mancherà occasione di provare i titoli presentati in fiera. Inoltre è di questi giorni la notizia che Asterion prossimamente pubblicherà due nuovi titoli.
Il primo è Il Trono di Spade: Il Gioco del Trono. Localizzazione in italiano del gioco della Fantasy Flight, da tre a cinque giocatori, che si basa sul sistema di gioco di Cosmic Encouter.
Il secondo è New Angeles. Altra localizzazione in italiano del gioco della Fantasy Flight. Da quattro a sei giocatori si troveranno ad assumere il controllo di megacorporazioni che dovranno stipulare accordi e stringere alleanze per cercare di avere la meglio, nel mercato finanziario, sugli avversari.
Ultima visita che abbiamo fatto è lo stand Oliphante. Su tutto spiccavano le versioni con componenti più grandi di alcuni giochi, come Vikings e Dr. Eureka, che attiravano l’attenzione di chi passava vicino allo stand. I giochi più richiesti tra dimostrazione e vendita sono stati Klask, Kingdomino e Vikings. Purtroppo anche in questo caso non siamo riusciti a provare nulla, anche se ci avrebbe fatto piacere.
Non tarderanno i nostri unboxing o anteprime su tutto quello che siam riusciti a portare a casa.
Se volete leggere la prima parte di questo articolo cliccate qui.
Stay tuned!
Svik
Per leggere tutte le presentazioni relative al Lucca Comics & Games 2016, che abbiamo scritto prima della fiera, leggete i nostri articoli con tag Lucca 2016.
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[…] [NanoReport] Lucca Comics & Games 2016 – Giorno 2 – […] In Guilds ci troveremo ad impersonare il capo di una nascente gilda con lo scopo di reclutare nuovi membri per la nostra gilda e ampliare la sede acquisendo nuove stanze. Il gioco è basato su un mix di diverse meccaniche: un’asta con doppia offerta per il reclutamento dei membri ad inizio turno, il piazzamento tessere per le stanze acquistate a fine turno e destinate ad ampliare la propria gilda, la gestione delle risorse (argento e oro acquisiti con i personaggi e le stanze) e e nella fase (le stanze da acquisire per ampliare la sede della gilda), combo di effetti (alcuni personaggi garantiscono effetti combinati con le stanze e viceversa) e infine maggioranze (a fine partita si otterranno punti per la maggioranza di carte, di simboli dello stesso tipo e così via). Abbiamo giocato un’intera partita in 3, durata meno di un’ora. Ci ha colpito positivamente la fase d’asta iniziale, anche se si fa un po’ di confusione su chi sia il maggior offerente, considerando che bisogna offrire per due personaggi e le offerte sono tutte impilate al centro del tavolo su una plancia che probabilmente risulta troppo piccola per lo scopo. I personaggi sono ben illustrati e vari, con alcuni effetti di interazione diretta (tipo assassini) intriganti, anche se probabilmente sarebbe stato meglio dividere il mazzo dei personaggi in vari sottomazzi, in modo da garantire un minimo ordine nell’uscita delle carte. Interessante anche la fase di piazzamento tessere, anche se resta una fase collaterale rispetto alla collezione di carte personaggi. In definitiva un gioco interessante che però con qualche piccolo accorgimento potrebbe essere migliorato. Resta anche da riprovare in un numero di giocatori differenti, considerando che prima di noi era terminata una partita in 2 giocatori, che sembravano molto contenti del gioco. […] […]